Istituito con il regio decreto 23 marzo 1933 n. 264 come INFAIL (acronimo di Istituto nazionale fascista per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), allo scopo di tutelare, dal punto di vista assicurativo, le vittime degli infortuni sul lavoro, l’ente venne rinominato INAIL, dopo la caduta del fascismo.
L’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro – allora INFAIL) nasce nel marzo 1933 con l’emanazione della Legge 22 giugno 1933 n. 860, dall’unificazione della Cassa nazionale infortuni e delle Casse private di assicurazione. È del 1935 l’introduzione dei principi cardine che determinano il carattere pubblicistico dell’assicurazione infortuni e malattie professionali: la “costituzione automatica del rapporto assicurativo, l’automaticità delle prestazioni, l’erogazione di prestazioni sanitarie, la revisione delle rendite e una nuova disciplina nell’assistenza ai grandi invalidi”.
Nel 1965 i principi fondamentali dell’assicurazione infortuni vengono tutti raccolti in un Testo Unico(D.P.R.30 giugno 1965 n. 1124) che ancora oggi costituisce il testo base di riferimento per l’assicurazione antiinfortunistica; negli anni le successive modifiche ne estendono la portata. Di rilevante importanza è la norma che assegna all’Inail l’attività di informazione, consulenza e assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane e delle imprese piccole e medie (D.Lgs. 626/94 e 242/96).
Con legge 493/99 viene introdotto l’obbligo assicurativo per le “casalinghe” (uomo o donna, tra i 18 e i 65 anni) che lavorano in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, per la cura della propria famiglia e dell’abitazione in cui vivono.
Nel 2010 l’Inail assorbe le funzioni dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, (ex Ispesl) e dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (ex Ipsema), accrescendo ulteriormente le proprie competenze istituzionali (legge 30 luglio 2010, n. 122). In tal modo prende forma di fatto quello che viene definito il Polo della Salute e della Sicurezza, configurando, in tal modo un unico centro a livello nazionale in materia di prevenzione, sicurezza e ricerca in materia di antinfortunistica nel mondo del lavoro.